Se esaminiamo la pittura del primo quarto del Novecento notiamo subito due tendenze: “oggettiva” e “non oggettiva”.

Queste due tendenze differiscono sia formalmente che nella loro Weltanschauung e atteggiamento nei confronti dell’arte.

In corrispondenza dei diversi tipi di Weltempfang sorgono varie classificazioni artistiche.

Nella tendenza “oggettiva” esistono diverse fasi: la prima fase è figurativa; percepisce il modello come tale. In questa fase vediamo gli oggetti nella loro espressione artistica “così come sono”.

Nella seconda fase il soggetto o modello è solo un mezzo per comunicare l’esperienza dell’artista nelle opere d’arte. Inoltre, tutti gli oggetti, o la natura, sono artisticamente unificati dal tono che li attraversa.

Nella terza fase vediamo come, a seguito di un particolare Weltempfang artistico, avvenga la “deformazione artistica dei fenomeni”; segue quindi la disintegrazione dell’oggetto in elementi pittorici separati. Creano un nuovo ordine chiamato “la forma cubica dell’espressione artistica rivelatrice”.

In questa fase l’oggetto stesso non è considerato “come tale” e “come tale” non è il contenuto dell’abilità artistica; esiste solo come somma di elementi pittorici disorganizzati.

Poi vengono due varianti del quarto stadio della comunicazione Weltempfang: sono chiamate “non oggettive”.

In uno di questi tipi vediamo l’eclissi totale dell’oggetto e abbiamo un’opera di puro Weltempfang pittorico.

L’altro tipo “non oggettivo” non è solo la rivelazione del Weltempfang artistico, ma anche di tutta una serie di elementi dinamici, statici, magnetici e altri che esistono in natura.