Edmonton Sta Aprendo Le Sue Porte A Edifici Belli E Stimolanti

Man mano che il business dell’architettura si consolida, diventa più difficile creare edifici belli e stimolanti. Ma grazie a un architetto non ortodosso, Edmonton sta aprendo le sue porte a un futuro più luminoso

C’è una sinfonia di movimento intorno a me. Una pista da corsa d’acciaio nero serpeggia nell’aria sopra la mia testa. Attraverso una parete di vetro a sinistra, dei ragazzini stanno tirando a canestro su un campo da basket viola; a destra, un pezzo scultoreo di muro a secco punta verso l’alto verso una palestra, dove tre donne stanno sudando sulle cyclette.

Questo edificio – un enorme centro comunitario multiuso e una biblioteca – è un gigantesco cristallo pieno di momenti come questo, che giustappongono punti di vista, forme ed esperienze. È il sogno di un architetto realizzato con vigore. Appartiene a una città del nord Europa esperta di design.

Ma non lo è.

Si trova a nord-est di Edmonton, su una strada suburbana di fronte a un Mr. Lube.

Ed è stato costruito con un budget cittadino standard, circa – milioni per il complesso di 190.000 piedi quadrati.

È un risultato enorme e, secondo Carol Bélanger, l’architetto della città di Edmonton, che mi sta mostrando in giro questa mattina autunnale, la spiegazione è semplice: “Quando assumi architetti”, dice, “ottieni quello per cui paghi”.